venerdì 23 gennaio 2015

istant karma

Fumare dopo aver mangiato. 
Fumare. 
Fumare. 
Fumare. 
Mangiare per cambiare sapore per poter fumare di nuovo.

Non era questo il punto cruciale, solo normale routine

All'inizio è figo essere l'unica bambina fra i bambini. Non è che le bambine non ti vogliano, quando mai. È che faceva figo già allora fare il diverso. A loro piace mettere i banchi della classe in fila per sfilarci sopra, e allora noi andiamo ad otturare qualche water. Dinamiche semplici quanto gratificanti. La cosa più difficile di essere un fragile essere umano di genere femminile cresciuto fra i maschiacci è, ad un certo punto, accettare che di diverso non hai proprio niente. Yeppì, siamo tutti speciali, ognuno ha una piccola luce dentro degna di essere sprigionata! Forse. Non che non ritenga di avere qualcosa di offrire al mondo, bensì ritengo che se non si accetta la propria mediocrità diventa troppo facile... come dire... cadere in depressione. Si può essere grandi nel proprio campo ma ci sarà sempre qualcuno che non ha idea di chi tu sia - a meno che non fai/facevi parte dei Beatles. Bisogna costruirsi il proprio piccolo universo all'interno del quale sei il protagonista gagliardo! È giusto! Ma non è dignitoso farsi sorprendere dalla vita mentre ti credi Dio quando invece, lo sapevamo tutti, sei uno su sette miliardi, chi minchia credi di essere. Ti aspettavi un applauso e invece ricevi solo sguardi imbarazzati. No grazie. Suggerisco a tutti di capirlo prima possibile e preferibilmente senza farla passare come una botta passeggera di isteria. Ecco quello che sta accadendo a me come donna. La vita mi ha colto con le braghe calate. Bwhuahuahua, tutti questi bei consigli ed eccomi qui, fallace e mortale (vi avevo avvertito quando ho detto "fragile essere umano").Potrà sembrare una cazzata ritrita, ma è davvero difficile essere donna - e non averci mai fatto caso.  Non mi sono mai pensata maschio o femmina, agivo, e mai errore fu più grande. Ad una certo punto ti ritrovi a convivere con diverse personalità, ad un altro bisogna decidere (innaturalmente, come se si dovesse decidere quale casa ti rispecchia) quale di quelle sei veramente tu. Non so se per qualcuno sto parlando arabo, non di frequente mi capita che qualcuno colga al volo questo concetto ma se avete letto qualche altro post non vi dovrebbe essere così estraneo. Eccomi, fragile donnina: mi piacciono i trucchi, le scarpe, gli smalti, i fronzoli e le minchiate da donne. Mi piacciono i videogiochi, giocare a calcetto, usare linguaggi boccacceschi e le altre minchiate dei maschi. E' tutto parte di me e questo è il primo passo verso la risposta alla domanda "Who are you?"



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