Pt .1
Se non fossi me mi vorrei troppo essere.
Come si evince dal precedente post ho amici fantastici, non sono un cesso, ho un fidanzato troppo simpy, so come si scrive correttamente "qual è", conosco musica fichissima, non troieggio in giro per il mondo, non ho mai dato delusioni ai miei genitori e nei limiti delle mie capacità mi sono ragionevolmente adeguata alle direttive della società ergo non mi pare di mettere in imbarazzo nessun astante - non più. Eppure è proprio così che mi sento, costantemente inadeguata e vuota. Non mi sembra di avere nulla di offrire, non so fare nulla meglio di nessun altro e quello che sono in grado di fare non mi soddisfa MAI. Questo è IL mio problema.
C'è sempre qualcuno di cui sono invidiosa, c'è sempre quel libro che mi manca, quella parola in inglese che non so, quegli strumenti che non so che diavolo sono, quel gruppo che si-l'ho-sentito-dire-ma-non-lo-conosco, quel gioco nel quale sono nabba ed altre millemilamilioni di cose che non ci starebbero in un solo post. Eccomi, sono un'eterna incontentabile, non riesco a mantenere la stessa opinione per due minuti di fila... Guardate questo post!!! Inizia con me che mi amo e prosegue con il contrario. Ci vuole coraggio ad essere me. Molto spesso vorrei che il mio cervello avesse un tasto per spegnermi (vorrei vedere voi a dover fronteggiare certe riunioni di condominio interne dove una delle varie me stesse non è d'accordo con l'altra), va tutto ad una tale velocità che non mi riesco a stare dietro. La costante, come ho lasciato intuire, è che sono una rosicona.
Pt. 2
Il motivo di questo post? Mettere nero su bianco tutto questo disagio e cercare di risolverlo. Ebbene si amici, ho un fantastico "proposito per l'anno nuovo". Non so nemmeno da dove cominciare ma gli anni passano e non ho neanche una certezza tranne quella di aver bisogno di dovermi decidere. Forse farò un elenco di opinioni-sulle-cose da tirare fuori quando mi viene fatta una domanda invece di balbettare teorie incerte. Però prima di trovare una soluzione al problema c'è ancora una cosa che vorrei specificare: io posso convivere con tutte queste cose, sono io, ho imparato ad amarmi allo stesso modo delle fantastiche persone che ho accanto. Il problema sono le new entries che del mio passato non sanno nulla, che vogliono infilarmi in una qualche categoria sociale (che magari ci starei anche bene dentro ma non mi va) e incubarmi in un piccolo stereotipo. Sento la necessità di sapere che si sbagliano, qualcosa che continui ad essere vera il minuto dopo e, soprattutto, voglio non andare in crisi tutte le volte che scambio due parole con qualcuno. Non voglio avere più dubbi su me stessa ogni singolo giorno, voglio dormire bene e svegliarmi di buon umore. A volte mi sembra di non sapere chi è che dice le cose che escono dalla mia bocca, dico minchiate solo per vedere che faccia fa l'altro e grazie alla mia capacità dialettica a molte delle suddette ho cominciato a credere sul serio. E' il momento di fare uno schema della personalità dopo venti raggianti anni di puro delirio mentale.
to be continued
Nessun commento:
Posta un commento